ACCOGLIENZA

 
   

Da molti anni in Italia ed in altri paesi europei vi è una grande attenzione verso i “bambini di Chernobyl”. Questi bambini provengono soprattutto dalla Bielorussia (ma anche dalla Russia e dall’Ucraina) ed usufruiscono di periodi di risanamento nel nostro paese per decontaminarsi dai radionuclidi assunti attraverso i cibi contaminati nel loro paese.
La realtà della contaminazione, nelle zone colpite dall’incidente nucleare, è legata, in maniera diretta, all’alimentazione: il 70-90% della dose di radiazione (derivante dal Cesio 137, dallo Stronzio 90 e in parte dal Plutonio) passa direttamente dal terreno ai prodotti alimentari e da questi agli esseri viventi.
Con l’accoglienza nel nostro paese per un certo periodo di tempo, si spezza un anello della catena alimentare e si blocca il circolo vizioso della radioattività. In questo modo si può offrire loro una speranza concreta, per una migliore qualità di vita futura.
La nostra associazione interviene in questo campo con due progetti di accoglienza rivolti alle famiglie o a persone riunite in prevalentemente in gruppi di volontariato, parrocchiali ecc. che hanno intenzione di collaborare con noi per ospitare nei mesi estivi bambini provenienti dalle zone contaminate della Bielorussia 

- Accoglienza dei bambini in famiglia (ACCOGLIENZA IN FAMIGLIA)     

- Gruppi di accoglienza                        (GRUPPI DI ACCOGLIENZA)